I sintomi della malattia parodontale o piorrea
Iniziamo con il dire che i sintomi sono scarsi e spesso assenti. Infatti anche la gengivite (infiammazione iniziale della parodontite) viene spesso trascurata e sottovalutata proprio perché dà pochissimi sintomi. Io definisco la parodontite o piorrea una malattia subdola e “pericolosa” proprio perché i segnali legati alla sua presenza sono molto lievi e spesso inesistenti ed infatti spesso le persone ignorano di esserne affette anche quando l’infezione e l’infiammazione è nella fase grave ed avanzata.
Per questo a volte succede che le persone si accorgono di soffrire di parodontite o piorrea quando ormai è troppo tardi o comunque in uno stato avanzato della malattia. E’ come se il cruscotto della nostra auto fosse coperto da un cerotto: non potremmo vedere la spia di allarme accesa.
La malattia parodontale dà pochissimi sintomi. Per questo è pericolosa, non ci accorgiamo di averla se non quando ormai è troppo tardi. E’ come un cruscotto dell’auto coperto: non vediamo le spie accese e non ci accorgiamo del pericolo!
La frase tipica che ascolto dai miei pazienti: “mi è caduto il dente senza che mi facesse male”, oppure “fino ad un anno fà non soffrivo di piorrea ed oggi mi trovo in questa situazione così grave ed avanzata di parodontite, ma come è possibile?”, oppure “ho perso un dente sano”.
Vediamo ora nel dettaglio i sintomi della parodontite o piorrea:
Spesso i sintomi sono molto lievi e non commisurati alla gravità della malattia. Quindi mai trascurare dei leggeri segnali come un leggero sanguinamento, o un piccolissimo spostamento dentale, o un dente leggermente mobile, o una “gengiva ritirata”, o una minima ipersensibilità al caldo o al freddo, o un persistente “alito pesante”.
Bisogna fare molta attenzione a questi lievi sintomi sintomi, meglio allarmarsi anche con uno solo di questi segni:
- Le gengive potrebbero essere leggermente arrossate ed a volte potrebbero sanguinare (specialmente quando andiamo a pulirle con lo spazzolino. Sanguinamento anche se minimo;
- gengive leggermente ritirate (il nome corretto di una gengiva “ritirata” è recessione gengivale);
- sensibilità dentale (che potrebbe essere causata da una gengiva ritirata che scoprendo la radice del dente lo rende più sensibile al caldo o al freddo o semplicemente all’aria, come quando aspiriamo aria con forza);
- alito pesante (o alitosi) che perdura nel tempo. A tal proposito è buona norma chiedere ad una persona con la quale siamo in confidenza “se abbiamo l’alito pesante” perchè molto spesso non ce ne rendiamo conto;
- gengive leggermente gonfie;
- spazio nero che si forma tra i denti;
- denti leggermente mobili;
- denti leggermente spostati: a volte ci accorgiamo di avere dei denti storti che non avevamo in passato;
- cibo che si incastra tra i denti: ti capita di voler usare lo stecchino o stuzzicadenti? intendendo per sano che non è cariato.
Forse non tutti sanno che…
Attenzione! Un'informazione importante che pochi sanno: quando puliamo le gengive con lo spazzolino e notiamo un pò di sanguinamento la maggior parte delle persone pensa che sia “colpa” di un errato uso dello spazzolino (della serie: “le gengive prima non sanguinavano e non mi facevano male, dopo aver usato lo spazzolino le ho fatte sanguinare, per cui è stata colpa mia che ho fatto qualcosa di sbagliato…”.
Errore: normalmente la gengiva sanguina se è infiammata, quindi raramente è colpa dello spazzoli! Anzi è merito dello spazzolino che ci ha fatto notare la presenza di una infiammazione! Infatti anche un leggero sanguinamento deve allarmarci e farci sospettare una gengivite se non una parodontite o piorrea! Si esatto, non stò esagerando.