Rimozione sicura Amalgame
L'amalgama dentale è una combinazione di metalli impiegata fin dal 1830 da tutti gli odontoiatri per eseguire le otturazioni definitive dopo la rimozione della carie.
L’amalgama è composta di Argento, Stagno, Rame, Zinco e Mercurio. Il più pericoloso tra questi elementi è il mercurio. Il mercurio è un metallo tossico; una piccolissima quantità in un grande lago può far diventare il pescato nocivo per diversi anni. Ed è per questo motivo che sono stati vietati i termometri al mercurio nelle case. Tant’è vero che per scongiurare sia la manipolazione che l'inalazione dei vapori tossici che esso emette, il mercurio viene erogato in porzioni predosate e quindi, gli odontoiatri hanno il dovere per legge di smaltire questo metallo rimosso dai denti come "rifiuto speciale".
Gli ultimi studi scientifici rivelano che le otturazioni di amalgama rilasciano in modo continuo, piccolissime concentrazioni di mercurio le quali potrebbero provocare intossicazioni croniche. Molto spesso accade che queste intossicazioni restano non diagnosticate oppure si attribuiscono ad altre patologie.
Nei successivi 10 anni dell’otturazione in amalgama, il 50% del mercurio originale viene rilasciato, dopo circa 20 anni si arriva all’80%.
In poche parole, milionesimi grammi di mercurio si scindono giorno dopo giorno dall’otturazione del dente e si immagazzinano nei tessuti del corpo.
Gli scienziati si dividono in due schieramenti relativi all’amalgama; ma tutti concordano sulle seguenti considerazioni:
- Il mercurio è tossico;
- Il mercurio è liberato dalle otturazioni in amalgama;
- La dose di mercurio liberate sono molto piccole;
La liberazione di vapori di mercurio, quindi il metallo Hg0, all'interno della bocca è ampiamente documentato a livello clinico e si possono avere scrupolose rilevazioni di concentrazione nei pazienti che hanno otturazioni in amalgama. I primissimi studi scientifici effettuati, hanno rivelato che le concentrazioni basali risultano essere almeno triple nell'aria espirata da questi pazienti rispetto a pazienti senza otturazioni in amalgame, ed avere accrescimenti frequenti nella liberazione di mercurio quando masticano.
Il dibattito è aperto nel comprendere se la dose di mercurio liberata dall’amalgama è talmente piccola che potrebbe non essere clinicamente rilevante o se è sufficiente in certi casi da produrre sintomi.
Quello che è certo sull’amalgama:
- potrebbe far insorgere reazioni lichenoidi su mucose limitrofe. Ci sono casi in cui si è causato il cosiddetto “tatuaggio di amalgama”, cioè si crea un alone grigio-bluastro nella parete gengivale
- essendo un materiale rigido potrebbe causare modifiche nella struttura dell’elemento dentale (sindrome del dente incrinato)
- la sua colorazione metallica scura e la sua ossidazione naturale nel tempo, causa una macchia scura visibile attraverso lo smalto dentale.
Queste rivelazioni degli studi scientifici devono far riflettere, infatti il nostro studio propone sempre la sostituzione delle amalgame.
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